Con Linda e Luca ...: Video Posts

lunedì 31 ottobre 2011

Ore 4:20

Ore 4:20

Vorrei raccontarvi tante cose,
vorrei scrivere discorsi belli ed i tanti pensieri che ho in testa,
vorrei ecc, ecc.

Ma stavolta sono semplicemente cotto.

Linda sta bene. Niente più flebo e sonde.
Luca aveva mal di pancia ed ho fatto tardi a massaggiarlo :D
E' stato bello.

[Stefano, hai ragione, stanno sparendo anche le ultime mezzorette libere]

ciao,
guz.

Foto:





domenica 30 ottobre 2011

La giornata ed aggiornamenti

[è guzman che scrive]

La mia giornata.

7:30 - Sveglia, colazione, ... vado al Niccheri.
08:30-10:45 - Con Luca: cambio pannolini, pappa, coccole in braccio. Foto se ispirati.
10:45-11:30 - Spostamento: vado al Meyer.
12:00-13:30 - Con Linda: cambio, pappa, coccole in braccio.
13:30-14:30 - Pranzo offerto dal Meyer.
15:00-16:30 - Con Linda: cambio, pappa, coccole in braccio.
16:30-17:30 - Leggo, dormo.
18:00-19:30 - Con Linda: cambio, pappa, coccole in braccio.
19:30-20:30 - Cena offerta dal Meyer.
21:00-23:00 - Con Linda: cambio, pappa, coccole in braccio.
23:00-23:30 - Spostamento: torno al Niccheri.
24:00-01:30 - Con Luca: cambio, pappa, in braccio.
01:30-02:00 - Con Maria Carla: si parla.
02:30-03:00 - Post del giorno, foto in rete.


Con Luca in camera di Maria Carla i ritmi sono più serrati,
ma è molto più bello.
La giornata di Maria Carla: (cambio di Luca, pappa, coccole, tiralatte, microriposo)  x 8
tranne 2 volte che ci sono io.




Linda è tornata a mangiare regolarmente
e da stasera dovrebbero ridurre la flebo a zero.

Luca credo che chiederà un'ispezione per doping
perché la sorella è stata pompata ed è ingrassata senza fare troppa fatica
(foto presto spero!!), mentre lui ha dovuto sudarsi ogni singolo grammo.


Il problema di Linda sembra fosse semplice immaturità dell'apparato digerente
legata ad un ritardo di crescita avuto in pancia.
Tuttavia preferisco la 'diagnosi' dell'infermiera:
"E' molto carina e lo sa: crea i problemi tanto qualcuno li risolve".

Da stasera, pur rimanendo in terapia intensiva,
Linda starà in una culletta e non più in incubatrice.

ho la mascherina perché sono un po' raffreddato



ciao,
guzman.

Si cresce

Oggi è molto tardi.
Non ho tempo di scrivere molto.

Cresce piano piano Luchino.
Ed oggi lo hanno fatto uscire dall'incubatrice.
Potrà stare, con le dovute attenzioni, accanto al letto della mamma nella sua culla.

Cresce Linda.
L'apparato digerente si è attivato e sembra che si stia risolvendo il problema.
Via via che mangia di più viene diminuita la flebo.

Cresco io,
mi sento cambiato nei gesti,
nelle capacità,
nella tenuta dei pensieri.
E' una bella sensazione.

Cresce Maria Carla,
che adesso è mamma a tempo pieno,
con un piccoletto accanto che la reclama ogni 3 ore.



ciao,
guzman.

venerdì 28 ottobre 2011

Una donna che canta

Voglio parlare di nuovo del Meyer.
Voglio provare a raccontare una piccola grande immagine
per dire cosa è il Meyer.
___

Immaginate la sala di terapia intensiva neonatale.
Immaginate le incubatrici, i macchinari, le flebo, i tubi, i monitor.
Immaginate le infermiere, le siringhe, le sonde, le attrezzature, i materiali.
Immaginate le allarmi ed i beep di vario tipo che sempre si odono fortissimi.

Immaginate ora i piccoli nelle incubatrici.
Cuccioli di uomo.
Esseri umani completi.
Con le loro percezioni ed i loro pensieri.
Non verbali, ma pensieri.

Immaginate poi i genitori vicino alle incubatrici.
La loro tensione.
Immaginate i loro volti, i loro sguardi.
Ci sono casi difficili.
Bimbi nati alla 26esima settimana o addirittura alla 24esima.
Bimbi piccolissimi che affrontano problemi fisici importanti.

Immaginate tutto questo se potete:
tensione, allarmi, spie, infermiere, ...

Ed in mezzo a tutto a questo:
una donna che canta con la chitarra.

Si, una donna messa li dal Meyer,
con una bella voce,
che suona e canta.

Il suo canto si diffonde chiaro e pulito in tutta la sala.


Sta vicino all'incubatrice di un bimbo nato due mesi fa di 26 settimane
che deve affrontare varie complicazioni.

Accanto all'incubatrice ci sono i genitori
che guardano fisso dentro l'oblò.

La donna canta.
Melodie dolci
con arpeggi gentili.
E sta li con loro, a lungo.

Io dall'altro lato della sala osservo la scena.
Penso agli esseri umani,
alla loro capacità di essere, appunto, umani.
Penso ai macchinari dai costi stratosferici.
Penso ai cuccioli di uomo nati da poco,
ed a tutto quello che gli uomini sono pronti a fare per difenderli.
Penso alle attrezzature.
Penso ai genitori li presenti.

Ma a un certo punto mi rendo conto
che non penso più,
le allarmi sono diventate un lievissimo sottofondo,
i macchinari sono spariti dalla mia visione,
le spie sui monitor smettono di lampeggiare furiosamente.



Si sentono solo il canto e gli arpeggi della donna.

La guardo ancora a lungo.
Mi lascio cullare.

Piango.

____

guzman.





ciao,
guzman












giovedì 27 ottobre 2011

Dedicato 3D ed alla 2F

[Oggi non ho foto (non ho potuto farne) ma ho una storia importante].

Questo post è dedicato alla 2F ed alla 3D.

Ed è dedicato a loro perché i ragazzi di queste due classi
c'entrano profondamente con Luca e Linda.

E per dirvi come c'entrano devo raccontare una storia anche dolorosa.


Io e Maria Carla volevamo dei figli da tempo.
Ci sentivamo pronti e sentivamo che stare con i bambini ci piaceva proprio.
Ma  non venivano.
Abbiamo allora dovuto fare delle cure.
Dopo circa di due anni di cure e tentativi,
l'hanno scorso Maria Carla rimase incinta.
Ma la gravidanza si interruppe spontaneamente dopo due mesi.

Era estate.
Era finita la scuola.
Il dolore ci attanagliava.
Camminavamo nei boschi tutto il giorno. Tutti i giorni.
Per sedare il dolore che non si sedava.

Passò tutta l'estate così.
Cercando di rimettere insieme i cocci, le forze, le speranze.
Ma con l'avvicinarsi dell'inizio della scuola
la tristezza e l'angoscia peggiorarono.

L'idea di dover tornare a insegnare,
di dover di nuovo stare con i bambini e i ragazzini,
tutta la mattina, tutti i giorni, sembrava insopportabile.
Come avrei potuto passare le mattine con i bambini e i ragazzini
se non potevo averne di miei ? Mi chiedevo.

Tutto sembrava impossibile.
Tutto sembrava inutilmente doloroso.
Tutto sembrava faticosissimo.

Quando fui convocato ed accettai la supplenza,
lo feci più per un atto di dovere nei confronti dell'umanità e miei,
che con l'idea di riuscire a fare bene
come ero sempre riuscito gli anni prima.

Sapevo che avrei sofferto in classe.
Che non sarei forse riuscito a trasmettere gioia, voglia, vitalità, curiosità.

Quando arrivò il momento di entrare in classe
provai a concentrarmi qualche minuto,
ma la mente andava in tutte le direzioni.

Entrai senza più sapere nulla.
Superai quella porta.
Feci quel passo alla cieca.

E successe l'inatteso.

La guarigione, la cura, la speranza, la felicità.
Istantaneamente.
Contrariamente a quello che pensavo,
la sola visione dei ragazzi mi guariva.
Non aveva nessuna importanza che io non ne avevo potuti avere di miei fino a quel momento.
Quei ragazzi erano li davanti a me
ed avevano bisogno di me.
Delle mie parole, delle mie storie, delle mie conoscenze, del fare insieme.
Erano disposti ed interessati a imparare.
Volevano giocare, ridere, scoprire, conoscere, fare, ...
ed erano disposti a fidarsi di chi fosse stato onesto con loro.

La Prima F mi guarì.
E così fu per Maria Carla con la Seconda D e la Terza D.

Nel giro di pochi giorni già ci conoscevamo
e facevamo esperimenti matematici di ogni tipo.
Inutile raccontare il seguito che conoscete bene:
algebra, video, cabri, lezioni, rally, computer ...


_____


Ad Ottobre dell'anno scorso raccontai ai ragazzi
che io e Maria Carla stavamo provando ad avere dei figli
e che per questo forse sarei dovuto mancare delle ore.

I ragazzi hanno seguito le varie vicende,
i vari tentativi.
E ci hanno sempre voluto molto bene.
Hanno involontariamente ed inconsciamente
protetto questa idea e questo nostro sogno di avere dei bambini.
Si sono innamorati subito di questa idea
e l'hanno aiutata a diventare realtà,
semplicemente regalandoci la loro gioia, interesse, vitalità.

Ad Ottobre di quest'anno sono nati Lindina e Luchino.

I ragazzi di Seconda F e di Terza D sono tutti loro zii
(come dicono ester, fede, linda (quella grande))

______

Voglio dire un grazie speciale a Linda (quella grande)
che è stata molto contenta di essere l'ispiratrice, grazie a quello che è,
del nome per la nostra Lindina,
ed a Luca (quello grande) che ci ha ispirato per il nome del nostro Luchino.

______

Un ultimo pensiero: potevo continuare con la carriera universitaria,
diventare ricercatore fisso.
Ma qualcosa mi ha spinto a lavorare con i ragazzi.
Adesso so cos'è.

ciao,
guzman.

mercoledì 26 ottobre 2011

L di Limone

[è guzman che scrive]

Vorrei raccontarvi di quando la mattina arrivo da Linda,
delle mie ansie di sapere come è andata la notte,
del fatto che Linda ha ripreso a mangiare,
del fatto che un pochino per volta riesce anche a digerire.
Vorrei raccontarvi di come passano le nostre giornate, mie e di Linda,
della voracità con cui inghiotte i 10-15grammi di latte che le spettano,
del suo viso tranquillo e rilassato che ispira simpatia a tutti.
Vorrei raccontarvi della pelle delle mie mani essiccata dai continui lavaggi con sapone antisettico,
delle mie paure, delle mie speranze,
della mia paura superstiziosa a cambiare porta di ingresso,
del mio combattere la tendenza alla superstizione entrando sempre da una porta a caso.
Vorrei raccontarvi dei macchinari,
di ciò che succede, dei singoli dettagli,
del ristagno nello stomaco di 5grammi di latte ma senza bile,
della popò fatta o non fatta.
Vorrei soprattutto raccontarvi degli occhi belli di Linda
che osserva il mondo ora che sta meglio.
Vorrei raccontarvi del suo sorridere a lungo dopo che ha mangiato,
del suo sorriso inebriante.
Vorrei raccontarvi tutte queste ed anche altre cose.

Ma dirò invece solo
del dolce profumo di limone
che pervade le narici e la testa
quando si apre l'oblò dell'incubatrice.
Un profumo delicato ed intenso allo stesso tempo
che resterà per sempre associato
a Linda nei miei ricordi.
Un profumo di Limone.

Limone con la L.
La L di Linda.
La L di Luca.
La L di Lallì
soprannome da sempre della
mamma bella che tanto li ama.

ciao da,
Li Lu Lallì
e guz.



ciao,
guzman.


martedì 25 ottobre 2011

In ripresa

Lindina sta meglio.
Luchino è in crescita.

Non posso scattare foto di Linda
che ha ripreso liquidi e colore.

Ho invece delle foto di Luchino.



E alcune foto della mamma scattate nei giorni scorsi:


ciao,
guzman.

lunedì 24 ottobre 2011

Meyer

[è guzman che scrive]

Innanzitutto, Linda sta bene.



Il Meyer è fantastico in tutto
e fantastiche sono le persone che vi lavorano.
Percepire l'attenzione che viene messa
in ogni aspetto della struttura e del suo funzionamento
fa apprezzare il genere umano.

La sala della Terapia Intensiva, vista di giorno
con tutti i genitori (gli unici che possono entrare) intorno alle incubatrici
e con tutta la tensione che vi si respira,
ha un aspetto drasticamente diverso rispetto
a quello che ho descritto nel post di ieri.
Passare la giornata li è stato impegnativo.
Devo ringraziare Linda che stava bene
e rendeva la cosa più facile.

Ovviamente non è permesso fare foto all'interno della sala,
però ho delle belle foto del Meyer
(anche se ho scoperto a posteriori
che non avrei potuto fare neanche quelle).

 


ciao,
guzman.

domenica 23 ottobre 2011

Tin Tin Tin


Tin Tin Tin.
Sono seduto davanti a Linda. Sta bene.
Intorno a noi penombra, spie colorate, suoni.
Don Don Din. Don Don Din.
Braccia meccaniche.
Monitor con valori e grafici.
Persone che si muovono sicure nella penombra
premendo bottoni in quadranti di controllo.
E' una sensazione strana.
Sembra di stare dentro a un bellissimo gioco per bambini in cui tutto suona, s'illumina e si colora.
Sembra di stare dentro a un carosello
o dentro a un grande carillon.

Una sorta di piccola melodia si attiva in un monitor,
una persona arriva preme dei bottoni,
guarda la situazione,
poi torna alla sua postazione.
E' una scena futuristica, fantascientifica ai miei occhi.
Ma invece avviene davanti a me.
Tin Tin Tin.
Din Din Don, Din Din Don.
Anche io ho il camice e le mani ben lavate,
fa parte delle regole.

Tin Tin Tin.
Siamo nella sala di Terapia Intensiva del Meyer,
TIN come la chiamano negli ospedali.
Linda sta bene,
Maria Carla è andata in bagno
ed io mi sento catapultato in un film
ed osservo la situazione per me irreale.
Sono piuttosto tranquillo perché ormai ci hanno spiegato
che non sembra esserci nulla di grave.

Aggiornamento
Linda continuava a non digerire ed a vomitare.
Ha invece bisogno di energie per crescere.
Per questo motivo l'ospedale del Niccheri
ha deciso in serata di mandarla in Terapia Intensiva al Meyer.
Al Meyer hanno subito effettuato vari controlli: radiografie, analisi del sangue.
Non risulta nulla di anomalo.
E' semplicemente piccola e prematura.
Ma i dottori erano molto tranquilli
ed hanno tranquillizzato anche noi.
Dovrà stare li finché non riprenderà peso e forze.
Io e Maria Carla faremo avanti e indietro tra Luca e Linda.
Abbiamo passato alcune ore di preoccupazione
ma poi ci siamo calmati.
Siamo contenti che siano intervenuti
per la situazioni di Linda
ed il Meyer è quanto di meglio ci sia.

ciao,
guzman.




sabato 22 ottobre 2011

Energia negli occhi

A scuola, quando insegno mi sembra
talvolta che gli sguardi dei ragazzi
consumino i vestiti dell'insegnante.
L'insegnante è come uno stecchetto di legno
sotto una lente di ingrandimento
allineata con il sole
e messa alla distanza giusta per far convergere
i raggi solari sul legnetto fino a farlo incendiare.
Tutta l'energia degli sguardi dei ragazzi
converge in classe sull'insegnante
ed è come se consumasse i vesititi.

In questi giorni io e Maria Carla
viviamo una dinamica in certo senso simmetrica.
Avvertiamo che tutti gli sguardi
che rivolgiamo a Luca e Linda
richiedono tanta energia.
E dopo le ore passate a guardarli e coccolarli
abbiamo bisogno di rifocillarci in abbondanza.

Si consuma energia nel guardare.

La cosa è curiosa
e mi viene in mente che in qualche modo
potrebbe essere connessa con il fatto che
importanti studi dicono che è proprio la stimolazione
del nervo ottico che attiva alla nascita
l'insorgere del pensiero umano ...
Devo studiare e pensarci ...

Aggiornamento.
Linda ha continuato a fare fatica con la digestione
ed hanno deciso di aiutarla in altro modo
perché stava sprecando troppe energie
in una digestione che ancora non è matura.
Per cui le hanno messo una flebo per idratarla
e darle i nutrimenti di base.
La flebo è attaccata all'ombelico
per ricostruire un po' la situazione fetale.
Con la flebo effettivamente sta meglio,
è più attiva e più vigile. E l'intestino ha avuto una tregua.
Ora piano piano dovrà abituarsi a prendere
dosi sempre più grandi di latte per bocca.
Ha dovuto inoltre fare nuove lampade per l'ittero
(proprio perché smaltisce gli scarti a fatica).

Luca invece mangia bene e fa pipì e popò.
Penso che comincerà a guadagnare peso.

ciao,
guzman.

Linda con la flebo sotto la lampada



Luca a marsupio


ciao, li lu mc guz

venerdì 21 ottobre 2011

Regressione

Non so se capiti a tutti coloro che diventano genitori.

A Maria Carla e me sta capitando.

Avvertiamo, in certi momenti, una regressione profonda.
Regressione fino allo stato neonatale.

Mi addormento accoccolato e mi sembra di sentire e capire le sensazione di un neonato.
Mi alzo per bere ed affogo come un neonato col biberon.
Cammino per strada da solo e mi si muovono le labbra facendo versi che non ho mai fatto.

Una parte di tutto ciò può essere suggestione,
ma c'è una parte profonda che invece è regressione e riemergere di sensazioni antiche
che erano rimaste semplicemente nascoste.
Come il piacere del neonato nell'essere contenuto, che nell'adulto diventa abbraccio.

Aggiornamento.
I bimbi stanno bene.
Al momento sono stabili a 1,7kg lei e 1,6kg lui.
Lei fa ancora fatica a mangiare ma va un po' meglio e
le hanno tolto la sonda per mandarle il cibo nello stomaco.
Mangia da sola di nuovo.
Ci vorrà un po' di tempo e pazienza hanno detto i dottori,
ma è anche importante che crescano in tempi non troppo lunghi,
perché associato alla crescita vi è lo sviluppo di vari organi e capacità.
E' per questo che vanno fatti mangiare ogni tre ore
(piuttosto che secondo la loro richiesta).
I tempi all'ospedale scorrono molti ritmici e serrati.
I bimbi dormono quasi tutto il giorno, anche mentre poppano.
Hanno dei momenti di veglia prima di poppare
e mentre vengono cambiati.
Parlargli quando sono svegli
e tenerli dopo la poppata è la cosa più bella.


Io e Maria Carla eravamo leggermente raffreddati
e perciò abbiamo dovuto indossare delle mascherine
quando stavamo con i bimbi.
Sembravamo dei chirurghi :)



ciao,
li lu mc guz.

giovedì 20 ottobre 2011

Prima di tutto, il rapporto

Luchino si lascia cambiare
rannicchiato e tranquillo.
Spesso ad occhi aperti
per cercare l'origine della voce che sente.
Certo, ovvio, gli esseri umani devono mangiare.
Certo, ovvio, gli esseri umani hanno bisogno di un posto 
caldo e asciutto per dormire.

Ma qui, nel reparto di neonatologia,
mi sembra di cogliere ancora di più
quello di cui sono sempre stato convinto.

Gli esseri umani, una volta soddisfatti i bisogni di base,
più di tutto necessitano di rapporti.

Qui, nel reparto di neonatologia,
quando un bimbo piange
c'è subito la mamma che gli dà da mangiare.

Ma capita spesso che un bimbo piange
e che l'unica cosa che vuole è stare in braccio.
Vuole coccole, vuole contenimento,
vuole essere cullato, vuole il contatto con il seno
(senza necessariamente mangiare).

E vuole, come le infermiere sanno bene,
sentire il suono della voce.
Vuole sentire la melodia di quelle parole
che non hanno ancora senso
ma che gli dicono che ci sono altri esseri umani
li vicino per lui.

Ho imparato con il nostro Luchino
che è possibile cambiarlo senza farlo piangere.
Basta parlargli mentre lo si cambia.
E contenergli i piedi perché non si senta sperduto.
Ed allora lui ascolta il suono della voce
e sopporta tranquillo le operazioni che vengono fatte su di lui.
Sopporta anche la garza imbevuta di alcool
che gli pulisce il cordone non ancora del tutto seccato.

Gli esseri umani,
prima di tutto,
vorrei quasi dire anche prima di mangiare,
hanno esigenza di rapporto.

guzman.


Oggi Linda sembrava cinese:


:)
ciao da noi 2x2 ...






mercoledì 19 ottobre 2011

Didascalie

braccialetti associati ai bimbi
mc legge emozionata i vostri commenti
emozionata e concentrata
per la prima volta in vita mia voglio sposarmi ... ve lo spiego in un altro post ...
la gioia
Animazione dei movimenti di linda sotto la lampada per l'ittero
(attendete che carichi l'animazione)
Altre foto di oggi.


ciao, 
da li lu mc guz



Scrive Pierino in un commento
Non ero convinto che 2X2 potesse fare 1.000.000 e allora ho rifatto il calcolo alla luce di tutti i dati e le foto che sono stati inseriti nel mio cervellino elettronico (io sono un pc piccolo piccolo che si è intrufolato nella stanza dove dorme Maria Carla). E no, caro prof di matematica, nel caso vostro 2X2 non fa un milone! Il risultato di questa operazione è l'infinito. L'infinito amore che aleggia nei gesti e negli sguardi, tuoi e di Maria Carla, mentre avete cura di loro. Fortunato chi ha potuto assistere, come me, alle scene di vita reale più amorose di qualsiasi rappresentazione artistica creata dal genio umano nelle arti figuative e letterarie.