Con Linda e Luca ...: Video Posts

sabato 27 aprile 2013

Negativismo

"Scende la pioggia ma che fa ..."
Ed io ballo e lei si arregge e si abbraccia.

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Ok, il mondo può essere brutto e cattivo talvolta, pensavo,
ma non fa niente, gli esseri umani, ed in particolare i bambini, sono buoni e belli.

Ok, gli esseri umani si ammalano e diventano brutti e cattivi talvolta, pensavo,
ma non fa niente, i bambini sono sempre buoni e belli
ed io sono sempre andato d'accordo con i bambini.

Con queste premesse e con un anno di fatica nell'affrontare le difficoltà dei bimbi
sono andato in contro al negativismo sfrenato dei bimbi nel secondo anno.

Non me l'aspettavo così duro, così apparentemente violento, così ostinato.
Così prolungato, così impenetrabile, così scostante.
E mi ci sono ammalato. Si, in tutta onesta, mi ci sono ammalato,
perchè, appunto, potevo accettare il cattivo del mondo,
il brutto degli esseri umani malati,
ma non avevo mai calcolato la durezza del negativismo del secondo anno.

Interpreto. Non ho potuto, io bimbo di due anni, sfogare il mio negativismo
perché i miei genitori non c'erano ed allora forse non avevo memoria inconscia
di questa fase. (Ho invece chiara memoria cosciente del negativismo
adolescenziale che mi dicono essere molto più violento
se non è venuto fuori quello del secondo anno di vita).


Adesso il negativismo comincio a capirlo, addirittura ad apprezzarlo.
E' una presa di posizione decisa. Che dice "Io sono, indipendentemente da quello che sei e fai tu".
E' una presa di posizione sanissima. E segno di identità.
Identità personale che non necessita di identificazioni
che rifiuta il bisogno di identificazioni proiettate.
"Io sono, e faccio come voglio io".
"So sbagliare da solo".
"Non ho bisogno di consigli".
"Non ho bisogno di modelli".
"Non ho bisogno di strade predefinite".
"Non sono qui per farti contento ma per fare quello che voglio".


Ok, avete ragione bimbi,
siete sempre belli ed intelligenti.




giovedì 25 aprile 2013

QUANTO ?

Alcune, solo alcune cose riesco a raccontare.





QUANTO ?

Quanto sei buono.
Cosa hai dentro.
Quanto sei corente.
Quanto sei pulito.
Quanto sei libero da pulsioni caotiche.
Quanto sei bisognoso.
Quanto sei libero dal bisogno.
Quanto sei libero da pulsioni aggressive.
Quanto sei distruttivo.
Quanto sei propositivo.
Quante occasioni offri.
Qunato ascolti.
Quanto ricordi.
Quanto ascolti il linguaggio degli affetti.
Quanto ascolti il linguaggio del corpo.
Quanto sei isterico, nevrotico, angosciato, ansioso bramoso ...
Quanto invece sei calmo, disponibile, paziente, fiducioso, sicuro, ...

Fondamentalmente.
Quanto sei sano,
sano nei tuoi pensieri

Questo vogliono sapere i bimbi 
nel loro secondo anno di vita.
E sono disposti a tutto per testate e conoscere questi aspetti.

C'è il suo bello.
Ma spesso è molto impegnativo.
Ci sto prendendo la mano.
Un poco per volta.



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Apprendimenti





Come apprendono.

I bimbi apprendono in modo non lineare e non strutturato.

I bimbi apprendono anche dalle informazioni errate e parziali.

I bimbi apprendono a contatto col mondo.



Camminando si impara.

Adesso che i bimbi camminano

abbiamo smesso di usare il passeggino (da un mese circa).

Per spostarci li facciamo camminare.

Quando non ce la fanno li prendiamo sulle spalle,

oppure nel marsupio sulla schiena, oppure prendiamo l'autobus

(con l'arrivo della primavera forse attrezzeremo anche le bici).



La cosa più divertente di questo periodo e portarli a camminare ovunque

e lasciarli liberi di andare dove vogliono.

(Qua nel centro di Firenze è comodo il fatto che è tutta zona pedonale).



Stiamo conoscendo letteralmente decine di negozi e ristoranti

perché i bimbi entrano ovunque e frugano ovunque.

(si sono anche fatti regalare varie cose da mangiare e non :) )



Vagano, toccano, guardano, osservano, decidono.

In totale libertà ed autonomia.



Sono convinto che questa libertà e questo contatto con il mondo,

senza nessuna costrizione, apportano apprendimenti importanti.

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Aggiungo come commento che di solito

tendono a non separarsi troppo Linda e Luca.

Nei casi in cui si separano ci separiamo anche noi per seguirne uno ciascuno.








altre foto

giovedì 11 aprile 2013

Un anno e mezzo.

Ieri i bambini hanno compiuto un anno e mezzo.

Mi è ancora difficile scrivere frequentemente per raccontare fatti e pensieri.
Abbiamo dovuto affrontare molti problemi, materiali e psicologici. Dei bimbi e nostri.

Quello che più di tutto mi sento di dire
è che se il primo anno dei bimbi è difficile,
il secondo anno è difficilissimo.
E lo è in particolare nel caso di due gemelli prematuri.

Da neonati sono passati ad essere bambini.
Stanno affrontando di petto questioni riguardanti
l'autonomia, la socialità, il rifiuto, la separazione, l'indipendenza.
E tutto questo crea una forte, e probabilmente fisiologica tensione, con i genitori.

Sappiamo bene che il negativismo del secondo anno è sano
e che evita problemi in seguito.
Il nostro vivere a contatto continuo con i bimbi
ha anche esasperato certi aspetti del negativismo.
Ma da ingenui genitori sognatori, come tutti,
non pensavamo che il negativismo dei bimbi potesse sottoporci a prove psicologiche cosi dure.
In più essendoci arrivati dopo un primo anno non propriamente facile
ci siamo arrivati a corto di energie ...

Comunque se riesco a scrivere è anche perché ci sembra
di aver trovato un po' il bandolo della matassa.
Ci sembra di vedere un po' di sole.
E la giornata di oggi, finita la pioggia,
l'abbiamo passata tutta al parco a giocare felici. Era l'ora.

ciao,
a presto,
guzman.