Con Linda e Luca ...: Video Posts

venerdì 11 gennaio 2013

Partiamo per l'Uruguay

Non ho avuto modo di scrivere in questi giorni.
Eravamo nella nuova casa senza internet ancora.

Siamo in partenza per l'uruguay.
Torneremo il 6 Febbraio.
Vi racconterò poi.

Quando torneremo saremo definitivamente nella nuova casa in via Panicale
[e ci vorrà un po' per attivare internet].

Ciao a tutti,
a presto,
guzman.

venerdì 4 gennaio 2013

Appunti 37.

Ieri ed oggi siamo tornati al parco.
C'era un bel sole ed il terreno non era troppo umido.
Siamo andati ad un parco nuovo.
I bimbi hanno giocato come selvaggi, nella ghiaia e tra le foglie.
Sono saliti e scesi dallo scivolo, da soli.
Siamo stati molto bene.


Diminutivi.
E' comune parlare ai bambini usando diminutivi.
A me non piace, sono contrario.
Ora, potrei capire quando uno dice "fammi vedere il tuo ditino"
perché il dito del bambino è piccolo … ma poi ci ripenso e non accetto neanche quello.
Il ditino, il piedino, la magliettina, la casettina, l'orsettino, la giraffina …
Si crea così un linguaggio per il mondo dei bimbi
come se il mondo dei bimbi non fosse il nostro stesso mondo.
Dietro la scusa di dare al diminutivo il senso di vezzeggiativo
si nasconde il pensiero che il mondo dei bambini è un mondo diverso dal nostro
o il pensiero che i bimbi non fanno parte del nostro stesso mondo.
Li si vezzeggia, si indora ogni frase, si altera ogni parola
per convincerli a fare le cose, per sedurli …
e si crea così un mondo ed un linguaggio falso.

Il mondo dei bimbi è il nostro stesso mondo.
Ed i bimbi non sono diversi dagli adulti:
sono più piccoli di dimensioni, conoscono meno cose,
ma sono esseri umani completi.
Non è l'uso della ragione, la conoscenza, l'educazione, le regole
che li rendono completi. Sono già completi alla nascita come esseri umani
anche se non hanno la forza di un adulto e non conoscono il linguaggio degli adulti.

Parlate ai bimbi seriamente e vi risponderanno seriamente.
Parlate ai bimbi con secondi fini nascosti
ed impareranno a fare le cose con un secondo fine.

"Ti metto la giacca perché è tardi e dobbiamo andare a casa".
Magari si arrabbia però capisce.
Piuttosto che:
"Mettiamoci la giacchina perché hai sonno e devi fare la nannina".



Vetri appannati.
D'inverno i vetri delle finestre si appannano,
da soli o con un po' di fiato.
Non c'è miglior occasione al risveglio
che giocare a fare disegni sui vetri appannati.
E' un gioco sano, fantasioso e divertente.

Una volta ricordo, e lo ricorderanno i ragazzi della ex 1F adesso in 3F,
che feci tutta la mia lezione in classe usando le grandi vetrate appannate come lavagna.
E tutti ovviamente volevano venire alla "lavagna" a fare gli esercizi.

Recentemente Linda sta proprio chiedendo di usare penne e matite
per provare a fare freghi (su carta e muri).
Fa il gesto con la mano e chiede di avere una penna.


Animali.
E' curiosa questa cosa per cui i bimbi vedono dal vivo
relativamente poche specie di animali (piccioni, formiche, cani, gatti, uccelli, … poco più),
però imparano subito il concetto di "animale"
ed imparano a riconoscere tanti altri animali che hanno visto solo in foto o solo disegnati.
Non so se questo avviene perché gli animali sono ovviamente molto attraenti per i bimbi
(gli animali sono vivi, si muovono, fanno versi, alcuni hanno la pelliccia, altri volano, …)
o perché c'è qualcosa di istintivo o comportamentalmente ereditario che ci fa riconoscere l'importanza di vari elementi naturali: alberi, foglie, sassi, animali, sole, acqua, …

Arrampicarsi e Procedimenti.
Luca è attratto non solo dai meccanismi ma anche dai procedimenti:
dalle sequenze di passi che portano a un risultato.
I passi per far funzionare il frullatore, i passi per accendere il fuoco (come gli mostra il nonno),
ecc.

Anche linda è attratta dalle sequenze di passi che portano a un risultato
ma nel senso materiale: le piace fare arrampicate folli.
"metto la mano qui, il piede la, poi la mano li …".
Riesce a salire in posti dove non ti aspetti.
Riesce a salire da sola sulle sedie e poi prosegue ad arrampicarsi sulla spalliera della sedia.


Senza separare le variabili.
Parlavo ieri di come apprendono i bimbi.
C'è un gioco che abbiamo comprato che mi fa ritornare sull'argomento.
Nel gioco ci sono dei bottoni a forma di triangolo verde, quadrato rosso, cerchio giallo e stella blu
che quando premuti fanno sentire una voce che descrive il bottone stesso: "quadrato rosso", ecc.
Il gioco è previsto per imparare piano piano forme e colori.
La cosa interessante è che si mischiano i due concetti
ed ogni bottone e diverso dagli altri SIA per forma CHE per colore.
Si potrebbe pensare che separare i due apprendimenti, forme e colori,
possa risultare più semplice. Si potrebbe pensare che dire solo la forma del bottone
o dire solo il colore del bottone semplifichi il problema di comprendere il senso delle parole
e che perciò renda più facile l'apprendimento.
Chi ha pensato il gioco invece sa bene che la riduzione dei problemi in problemi più piccoli
non è sempre la miglior scelta con i bambini.
Il cervello, incrociando informazioni di ogni genere, e raccogliendo informazioni in ogni momento,
riesce a districarsi anche quando ci sono più nozioni che si sovrappongono
ed, anzi, probabilmente preferisce questa situazione perché rende l'apprendimento più ricco.

Mi viene da pensare ai grandi sistemi informatici di oggi,
tipo il sistema di ricerca di informazioni di Google.
Sistemi del genere si trovano nelle condizioni di dover estrapolare il senso delle pagine web
in mezzo a miliardi di variabili.
Ci riescono solo con una potenza di calcolo enorme e sfruttando la presenza in rete di
una quantità di dati mostruosa che fa si che anche piccoli schemi semantici
diventino apprezzabili.
Il nostro cervello riesce a fare la stessa avendo a disposizione molti meno dati.




Giochi di bambini.
Sempre di più i giochi che i bimbi fanno sono giochi di bambini
e non più giochi di neonati.
Questo rende le giornate più facili.
E' più facile intendersi e comincio a ritrovare il divertimento che ho sempre provato
a giocare con i bambini. Mi sembrava, e la cosa mi metteva in seria crisi, di averlo perso.


Ninne nanne.
Giusto per nostro ricordo, queste sono le principali
ninne nanne che abbiamo usato col passare dei mesi:
"In the jungle, the mighty jungle ..."
ah ah ah ... oh oh oh (semplicemente le vocali A ed O ripetute in questo modo)
"Un elefante si dondolava ..."
"Estamos invitados a tomar el tè ..."  (canzone di Maria Elena Walsh)
"Fischia il vento ... "
"Bella Ciao"
ah ah ah ... oh oh oh (la più usata, anche su loro richiesta che se la cantano da soli)



Si apprende: una giraffa viola con il collo corto.

Si apprende nel caos.
Si apprende passando velocemente da una cosa a un'altra.
Si apprende facendo più cose alla volta.
Si apprende saltando avanti e indietro. Tra le pagine di un libro.
Si apprende saltando avanti e indietro. Sulle gambe.
Si apprende facendo altre cose lungo il cammino.
Si apprende distraendosi.
Si apprende senza giocattoli.
Si apprende dalle cose difficili e con tante variabili.
Si apprende dalle informazioni non organizzate e non semplificate.
Si apprende senza seguire un filo, senza essere lineari, senza essere sequenziali.
Si apprende senza ragionare.
Si apprende se non si perde tempo a ragionare.
Si apprende tentando la via più semplice.
Si apprende senza seguire i passi previsti.
Si apprende collegando idee come in una ragnatela.
Si apprende senza porsi mete.
Si apprende senza metodo apparente.



Cosi si apprende da piccoli.
Solo cosi si può apprendere ciò di cui non si conosce neanche l'esistenza.
E lo si apprende cosi bene che non si sa neanche di averlo appreso.

Chissa quali cose fantastiche apprende il nostro cervello
e noi neanche lo sappiamo.


Mentre noi vediamo che un bambino impara a fare il verso della mucca ...
quel bambino ha imparato a riconoscere le forme fondamentali di una mucca,
ha imparato che esistono tanti tipi di animali anche senza averli visti dal vivo,
ha imparato che ci sono somglianze e differenze tra gli animali,
ha imparato a riconoscere una mucca vista da ogni lato ed in qualunque condizione,
ha imparato che gli esseri umani possono imitare altri animali,
ha imparato che l'imitazione del verso può essere molto diversa dal verso stesso, ....
Ha imparato tutto questo è molto altro di cui non ci rendiamo nemmeno conto.


La capacità di organizzarsi del cervello umano è veramente sorprendente.



I bimbi hanno visto relativamente poche immagini di giraffe.
Eppure sanno riconoscerle.
Compresa, per esempio, una giraffa viola con il collo corto.


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Modi di apprendere.

Pensiero divergente: se sei una persona normale sai trovare 10 usi per una graffetta;
se sei una persona con pensiero divergente di usi per una graffetta ne trovi 100 o più.
I bambini hanno un pensiero molto più divergente rispetto agli adulti.

Linda mi sembra molto propensa al pensiero divergente.
Dopo aver scoperto che gli oggetti si possono infilare ed incastrare tra di loro
si è messa a provare ad incastrare ed infilare qualunque cosa.

Luca mi sembra avere un tipo di pensiero molto pià maschile, molto più convergente.
Se c'è un problema da risolvere, bisogna risolverlo.

Luca è molto bravo nella manipolazione e nell'uso delle dita.

Linda è attratta da peluche, bambolotti, animali e pellicce.

Luca è attratto da meccanismi, elettrodomestici e macchinari.

Linda ama imitare, suoni e gesti.

Luca è attratto dai meccanismi anche nei giochi.
Linda è attratta dai meccanismi della vita reale.

...

Maschi e femmine sono già molto diversi come modi di fare
fin da questa età.

E, devo ammettere, capire i modi di procedere delle donne
mi mette talvolta in crisi. E qualcosa su cui sto lavorando ...










martedì 1 gennaio 2013

Proteggere la calma.

E' giunto il momento della calma.
E' giunto il momento di proteggere la calma.
E' venuto l'inverno. L'inverno di giorni uguali e di lavoro.
Per crescere, per dare corpo e spessore al cammino fatto.

Avevamo tenuto la rotta il più possibile.Poi i venti e le ondate ci avevano sbatacchiato in qua e in la.
Adesso non sappiamo bene dove siamo.
Speriamo che le tempeste passate non ci abbiano rimandato troppo indietro.

Ma forse non ha importanza dove siamo, ma come siamo.

La rotta e da ripensare.
E forse, il mare stesso ci dirà dove è meglio andare.
Noi ci lasceremo guidare.

L'importante è proteggere la calma
per dare a ciascuno la possibilità di trovare i suoi tempi ed i suoi spazi.
Il resto verrà da sè.

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I bimbi sono bimbi ormai.
Ci si ragiona.
Capiscono.

E' stato un cambiamento fulmineo.
Da neonati cresciuti a bambini che sanno del mondo.
Nel loro piccolo, ma sanno del mondo.
Sanno della lavatrice, del frullatore, del cacciavite, della spina della corrente ...
delle macchine, del semaforo, dello scivolo, ...
del cane, del gallo, del pinguino,  ...
della giacca, del cappello, ...
Sanno del pane e dell'arancia.
Ed hanno i loro pensieri e gusti a riguardo.

Sanno soprattutto degli affetti.
E proteggere la sensibilità dei loro affetti
è una missione delicatissima che può fare paura.

Per questo è giunto il momento della calma.
Per proteggere la loro sensibilità.

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