Il flusso va. Le parole fluiscono. Ed allora racconto.
Racconto che abbiamo pagato. Pagato tanto. Pagato tutto o quasi.
Pagato la nostra ingenuità. Pagati gli anni di esperimenti.
Pagati i nostri errori e quelli dei nostri genitori.
Pagata la mia follia di voler prendere tutto di petto.
Pagata la sua, di lei, follia di voler prendere tutto di petto.
Fin da ragazzini.
Quando scopri che esiste un'interazione con l'altro sesso che non è solo di amicia.
E, a voler prendere tutto di petto, cerchi la storia bella,
la storia che soddisfa, la storia di vero amore e gioia di vivere.
E magari resti solo, oppure provi e non funziona. Ed affronti le delusioni.
E magari avresti voluto avere una immagine di te, quella interna, migliore di così
per reggere al rapporto con l'altro sesso, per reggere alle delusioni della vita.
Ed invece l'immagine è quella che è e può succedere che ti ammali.
Ti ammali nel non trovare intesa, risonanza, soddisfazione del desiderio.
Poi, se riesci, tieni duro per anni. E stai già pagando.
Rinunci a tanto. Aspetti. Cerchi ancora quel rapporto che soddisfa.
Provi a inventarlo, a costruilo. Con i tentativi di anni, col sudore della sofferenza
che s'impregna più di quello della fatica fisica.
E magari intravvedi una possiblità di riuscita, foss'anche parziale.
E persisti.
Ma non è facile e paghi ancora.
________
Ora ci sono Linda e Luca.
E ci siamo impegnati a più non posso. Ce l'abbiamo messa tutta.
Perchè ci tenevamo più di ogni altra cosa al mondo.
Chi non ha vissuto da vicino cosa significano i primi anni di due gemelli prematuri
non ha la minima idea di cosa può essere.
E' stato, fino a qui, un impegno quasi disumano.
Ora che le difficoltà cominciano a diminuire posso raccontarlo:
affrontare le irrequietezze interne di chi ha sofferto nei primi mesi di vita
è qualcosa che può spezzarti.
Alla fantasia di sparzione, alla frammentazione della linea, alla scomposizione dei tratti, ...
bisogna opporre costanza della presenza fisica e soprattutto psichica,
coerenza della linea e dell'immagine, corenza dei tratti del volto e della voce
con il senso del pensiero. Sempre, notte e giorno. E non c'è molto margine per gli errori.
Ogni errore allunga il processo e così è stato per noi che ne abbiamo fatti molti.
Fino a pochi mesi fa i bimbi si svegliavano anche 6-7 volte ciascuno a notte.
Adesso stra sopraggiungendo la calma e la fiducia e si svegliano 2-3 volte ciascuno
cosa che per noi è un sogno e dormiamo molto meglio.
___
Abbiamo pagato. Abbiamo pagato anche il sonno, la stanchezza, lo stress.
Abbiamo pagato a lungo.
Adesso però li stiamo vedendo sbocciare
più belli che mai.
giovedì 13 febbraio 2014
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